Sottoscrivo in pieno l’iniziativa del ‘Giornale’ per la tutela legale dei poliziotti indagati in seguito ai disordini accaduti durante il cosiddetto sciopero europeo. Siamo certi che l’operato delle Forze dell’Ordine sia stato dettato da esigenze di tutela dell’ordine pubblico e di sicurezza dei cittadini. E’ comunque giusto fare luce sulla dinamica degli scontri e individuare eventuali responsabilita’ come sta facendo il ministro Cancellieri. Riteniamo invece che non sia prudente
assumere iniziative dettate forse dall’onda emotiva del momento. L’ipotesi ad esempio di mettere su ogni casco un numero identificativo dell’agente potrebbe essere un errore. Le ripercussioni, anche, in termini di intimidazioni successive, non vanno escluse. Ci auguriamo che su questa iniziativa si faccia un’attenta riflessione.