“Quest’anno la spesa per la sanità raggiungerà la cifra record di oltre 136 miliardi, che ovviamente tenderà a crescere progressivamente. Poi abbiamo dei dati strutturali. L’aumento dell’età media della popolazione, che è un dato positivo perché si vive più a lungo, comporta inevitabilmente una serie di problematiche sanitarie. Più si vive, più ovviamente si diventa soggetti fragili e quindi c’è necessità di più cure. Questo è un dato ineliminabile che crea da un lato un’aspettativa di vita più lunga e, dall’altro, problemi sulla previdenza. L’aumento c’è stato, anche superiore al dato dell’inflazione, quindi raggiungeremo un livello di spesa pro capite, in percentuale e rispetto al PIL, superiore a quello che aveva previsto un paio di anni fa il governo Draghi. Dopodiché è ovvio che dobbiamo tutti abituarci a una prospettiva diversa. La previdenza e la sanità sono due temi paralleli. Uno dei problemi gravi, che è una sfida per tutti i governi, è che a fronte di una spesa di oltre 136 miliardi, abbiamo a volte dei costi nella struttura pubblica troppo elevati rispetto al livello di prestazione. Una prestazione può costare fino a 2000 euro al giorno, che è una cifra in cambio della quale ci si aspetterebbe ben altro. Quindi l’efficienza della spesa è più importante della quantità della spesa”. Lo dichiara il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri, a Restart su Rai3.
Roma 28 gennaio 2025