“In Italia la sinistra sta percorrendo strade sbagliate, dimenticando i suoi errori del passato. Ricordo tanto tempo fa nella mia scuola di Roma, sull’onda dei furori degli anni della contestazione, la violenza quotidiana che subivamo da parte di partiti e gruppi di sinistra, che ci impedivano di parlare e spesso anche di entrare a scuola. Tra quei ragazzi c’era anche gente come Alvaro Lojacono. Cominció impedendo di parlare a chi non era di sinistra, continuó uccidendo in piazza Risorgimento a Roma Mikis Mantakas perché era uno studente di destra, finì nelle Brigate Rosse, tra i massacratori di via Fani e i rapitori di Moro. Chi giustifica e minimizza l’aggressione a Eugenia Roccella dimentica la storia recente. Il terrorismo è nato dall’intolleranza e dai furori ideologici. Sono certo che non ci sono futuri Lojacono tra le ‘guardie rosse’ di Torino, ma se continua così i germi delle violenza possono produrre frutti avvelenati. Quel che sconcerta sono le parole della Schlein, che giustifica di fatto queste vicende difendendo, con parole ambigue, ‘lo scontro duro’ e blandendo gli aggressori, senza solidarizzare in modo chiaro e netto con la Roccella, privata del suo diritto di espressione. Peggio ancora Lagioia, tollerante con gli intolleranti. Insomma c’è troppa gente con il colbacco stalinista in giro, nelle tv, ma anche là dove il libro e il sapere andrebbero abbinati alla libertà di pensiero e purtroppo anche nelle file della sinistra politica. Urgono parole chiare contro ogni violenza, per non allevare nuove ‘volanti rosse’ e i Lojacono del nuovo millennio”.
Così il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri (FI)
Roma 21 maggio 2023