“Piuttosto che fare singole audizioni, sarebbe ben più urgente affrontare complessivamente in commissione di Vigilanza il tema dell’informazione e dell’andamento generale della Rai. La gestione di Campo Dall’Orto passa da un fallimento all’altro. Clamoroso quello di Walter Veltroni sabato sera sulla prima rete che ha raggiunto appena il dieci per cento di share. Non abbiamo ancora ottenuto risposte dalla Rai sui costi complessivi della trasmissione e sui compensi di Veltroni. Questa omertà non è degna di un’azienda pubblica finanziata dal canone in bolletta. Oggi abbiamo poi sollevato il problema della moltiplicazione dei vice direttori che sono cresciuti in maniera stratosferica. Mentre per le principali testate tra direttori e vice direttori c’è un’unità di vertice per ogni 22/28 redattori, a Rai Parlamento ci sono un direttore e quattro vice su una quarantina di redattori. C’è, insomma, un capo ogni otto giornalisti. Le risposte che ci sono state date in commissione sono assolutamente insufficienti. Sappiamo bene perché c’è stata questa moltiplicazione di poltrone: per esigenze di spartizione e di influenza dei partiti, di quelli che dominano il governo del Paese e non garantiscono alcun pluralismo nel servizio pubblico radiotelevisivo. Ci sono state interferenze di esponenti del governo alle quali la Rai si è inginocchiata. Vogliamo un’audizione del dg e della presidente per parlare di questa moltiplicazione di vice direttori, dell’interferenza di ministri in questa lottizzazione, della necessità di rispettare le indicazioni dell’Istat che devono portare a una ben più rigorosa e trasparente gestione della Rai. Vogliamo inoltre sapere i costi dei vari programmi-flop, nonché rapporti tra la Rai e Magnolia. C’è insomma molto da chiarire su questa Rai subalterna a un solo partito, quello di Renzi e dei suoi feudatari”. Lo dichiara il sen. Maurizio Gasparri (FI).
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