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Immigrati: procura indaghi su attività Moas

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“Regina Catrambone sbarca in Italia come se fosse una principessa portandoci altre centinaia di clandestini. Le attività del Moas meritano un’indagine a livello internazionale. L’audizione che abbiamo avuto nei giorni scorsi in commissione Difesa al Senato ci ha confermato tutti i sospetti che avevamo. È un’organizzazione dai contorni misteriosi che si colloca a Malta, cosa ben strana per un’organizzazione che si dice umanitaria e che ignora il totale disinteresse per i naufraghi delle autorità maltesi. Malta dovrebbe essere contestata da Moas. Invece diventa il paradiso dove collocarsi per le proprie ambigue, costosissime e misteriosamente finanziate attività. Moas è in contatto con chi si occupa di ‘contractors’ ovvero di una sorta di mercenari in paesi terzi. Hanno quindi molte cose da spiegare. Regina Catrambone non è la nuova sovrana d’Italia. È una persona che insieme a suo marito e ai suoi sodali dovrebbe essere convocata nelle procure italiane per spiegare cosa fa e perché. In ogni caso gli sbarchi di oggi confermano che l’Italia prosegue in una politica suicida, che vede anche la Guardia costiera e la Marina per ordine del governo messe a disposizione di presunte Ong che a loro volta sono in combutta con gli scafisti libici. Perfino la Guardia costiera libica ci ha dato una lezione a riguardo, contestando con note pubbliche la condotta dei sedicenti umanitari che sono solo il braccio destro di chi organizza il traffico di persone. Fino a quando dovremo sopportare e spendere miliardi per gli stranieri e gli scafisti invece che per gli italiani?”. Lo dichiara il sen. Maurizio Gasparri (FI).

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