“Leggiamo una nota di Magistratura democratica che mette sotto accusa il Parlamento. Con una protervia degna di miglior causa e con toni incommentabili e da respingere al mittente. Dicono cosa deve o non deve fare il Parlamento. Questi personaggi ci fanno delle minacce. È un’assoluta vergogna. Ho deciso di scrivere una lettera al presidente del CSM, ovvero al Presidente della Repubblica, su questa nota di Magistratura democratica, che definirò nella lettera a Mattarella come merita di essere definita. Contestano la convocazione da parte dell’Antimafia del procuratore di Genova. Peraltro questa convocazione è stata voluta dai compagni degli esponenti di Magistratura democratica, ovverosia dalla sinistra. Protestano perché evidentemente hanno saputo, pur essendo una seduta secretata, che l’audizione non ha raggiunto gli scopi che la sinistra si prefiggeva. Anzi, alcuni dei dubbi principali sono stati risolti ridimensionando la portata dell’inchiesta in corso e fugando sospetti di collusioni con organizzazioni mafiose. Forse questo dispiace a Magistratura democratica che deve aver saputo dei contenuti dell’audizione. Perché questa nota non si spiega diversamente. Chiederò una riunione dell’Antimafia su questa nota e mi riservo di valutare se rendere noti i contenuti dell’audizione, perché siamo di fronte ad un atteggiamento incredibile. Magistratura democratica si duole perché evidentemente non sono stati raggiunti gli scopi prefissati. Evidentemente qualcuno ha rivelato i contenuti dell’audizione. E allora il segreto è una buffonata? Chi lo ha violato? Magistratura democratica piange perché la manovra è fallita. Ed è fallita perché i fatti non c’erano. È ora di finirla con questa dittatura della magistratura che dice anche al Parlamento cosa deve fare. È una aggressione intollerabile”.

Lo dichiara il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri

Roma 30 maggio 2024