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Gasparri ricorda in Aula Silvio Berlusconi a due anni dalla scomparsa

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“Oggi, alla vigilia del secondo anniversario dalla sua scomparsa, avvenuta il 12 giugno 2023, vogliamo ricordare il Presidente Berlusconi, proprio in questa Aula che lo ha visto protagonista nel passato, in giorni di gioia e anche giorni di amarezza. E anche perché qui, il 26 ottobre 2022, tenne il suo ultimo intervento parlamentare. Io, la vicepresidente Ronzulli e altri colleghi abbiamo avuto l’onore di essere accanto a lui in quell’occasione in cui ricordò, a sua volta, l’intervento che aveva fatto da Presidente del Consiglio in questa stessa Aula, nel 1994, all’avvio di quella che è, che è stata e che rimarrà un’epopea della vita italiana”. Così il presidente dei senatori di Forza Italia Maurizio Gasparri intervenendo in Aula in ricordo di Silvio Berlusconi alla vigilia dei due anni dalla sua scomparsa. “Non è questa la sede dei giudizi – ha proseguito – ma il nostro non può che essere di grande rimpianto, da un lato, per la mancanza del presidente Berlusconi, e, dall’altro, di grande apprezzamento per quello che ha saputo realizzare nel campo della politica, delle istituzioni, delle imprese, dello sport. Amava ricordare tutti i campi in cui si era misurato riuscendo a raggiungere risultati innegabili di eccellenza. In anni così amari per la politica internazionale, di conflitti, di guerre, di tragedie che si vanno moltiplicando, in quella che Papa Bergoglio aveva chiamato ‘la terza guerra mondiale a pezzi’, ci piace ricordare la capacità che il presidente Berlusconi ebbe di mettere intorno al tavolo della trattativa e del confronto uomini dell’Oriente e dell’Occidente, Bush, Putin, Gheddafi e altri, con una capacità che forse anche la sua esperienza di imprenditore, di comunicatore, poi diventato uomo delle istituzioni e della politica, aveva reso preziosa. Perché la pace che tutti invochiamo si fa parlando con gli interlocutori più lontani dalla pace, con quelli più riottosi – ha sottolineato Gasparri – Fare la pace con i portatori di pace è facile, fare la pace con i portatori di guerra è difficile. E questa è stata anche una capacità che credo gli possa e gli debba essere riconosciuta a due anni dalla sua scomparsa. Qui in Senato, il suo ultimo discorso, in cui rivendicava con orgoglio il suo percorso, credo che resti nella storia degli atti parlamentari e della democrazia italiana. A volte ci si interroga sul perché il nostro gruppo, il nostro movimento, porti il suo nome. I gollisti continuano a chiamarsi gollisti, quelli che hanno seguito grandi leader continuano a rifarsi al nome dei loro leader. Quando un leader segna la storia, la sua denominazione e la sua presenza, restano. Per i contenuti che esprime e per il percorso che indica, che noi riteniamo viva ancora oggi nell’azione di tanti nel Parlamento, nel governo e nel Paese. Grazie, quindi, per averci dato la possibilità di ricordare, alla vigilia dei due anni dalla sua scomparsa, un grande italiano, un grande leader, che molti di noi hanno avuto anche l’onore di averlo avuto come un grande amico, Silvio Berlusconi”, ha concluso.

Roma 11 giugno 2025

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