“Ricordo che durante il governo Prodi, non c’erano i numeri per approvare le missioni internazionali dell’epoca. Il centrodestra decise di dare un voto decisivo, poiché parte della sinistra non votò a favore delle missioni. Ci fu poi una discussione perché alcuni volevano votare contro per far cadere il governo Prodi. Ma Berlusconi e altri leader dissero che avrebbero votato a favore perché si trattava di un impegno che andava rispettato, indipendentemente da chi fosse al governo. Così il governo Prodi si salvò. Quindi non è vero che la sinistra è sempre rimasta unita”, così il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri, a L’Aria che Tira su La7. “Domani avremo certamente una risoluzione unitaria. I giornali parlano di riunioni che in realtà non ci sono e il documento riguarderà l’ordine del giorno del Consiglio Europeo di giovedì, che non include il piano dell’Inghilterra. Dobbiamo concentrarci su una risoluzione che riguardi, tra le altre cose, l’Ucraina, la competitività e altre questioni. Abbiamo sempre votato a favore di tutti i provvedimenti per l’Ucraina e continueremo a farlo. Il dibattito sulla questione dell’armamento, tra difesa e sicurezza, continuerà e la Meloni ne parlerà. Tajani, oggi, lo ha ben spiegato in un’intervista a La Stampa. Noi siamo favorevoli a una difesa comune europea, ma la questione è ancora da definire nei dettagli. Quanto ai programmi economici, Draghi domani verrà in Parlamento per un’audizione e gli chiederò dove prenderà gli 800 miliardi di euro di cui ha parlato per il suo programma. Quando era al governo, non si trovavano nemmeno 100mila euro per un emendamento e ora vorrebbe fare un piano da 800 miliardi per la crescita europea? I piani sono belli, ma dovranno essere sostenuti con risorse esistenti”.
Roma 17 marzo 2025