“Vedo che i magistrati pugliesi intervengono tardivamente sulla vicenda dei poliziotti indagati dopo un conflitto a fuoco verificatosi a seguito dell’uccisione del brigadiere capo Legrottaglie. Conosciamo le leggi vigenti, ma voglio dire due cose. In primo luogo siamo noi che dobbiamo modificare le leggi, senza assicurare un’impunità totale, ma garantendo una più forte tutela del popolo in divisa quando agisce in difesa dei cittadini. La norma va rivista, e di questo ho già avuto modo di parlare con il Ministro dell’Interno. I magistrati, poi, facciano dei comunicati tempestivi per giustificare l’operato dei loro colleghi. Non intervengano tardivamente e in modo ipocrita. La magistratura ha molte cose di cui scusarsi con gli italiani. E comunque noi siamo dalla parte del popolo in divisa, perché siamo convinti che molti togati siano troppo facilmente portati ad assumere iniziative giudiziarie nei confronti di poliziotti, carabinieri o finanzieri che tutelano la legalità. Pertanto respingo al mittente la nota dell’Anm pugliese e attendo ancora le scuse al popolo in divisa di tutti i togati italiani. Noi andremo avanti. E non ci faremo mettere a tacere”. Lo dichiara il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri.
Roma 16 giugno 2025