“Sconcertante ed inquietante la serie di manifestazioni sediziose indette dalla magistratura. Vedere anche dei giovani uditori al primo approccio con l’attività giudiziaria essere istigati da colleghi più anziani ed assumere atteggiamenti eversivi è stato uno spettacolo inquietante, paragonabile alle manifestazioni di certi centri sociali nelle strade delle nostre città. Una pagina oscura della democrazia italiana. Una contestazione inaccettabile ed intollerabile al Parlamento. C’è un principio di separazione dei poteri:quello legislativo del parlamento, quello esecutivo del governo, quello giudiziario della magistratura. In una ubriacatura di potere illegale alcuni gruppi della magistratura, che riescono a condizionare gran parte della categoria, vorrebbero usurpare i poteri del parlamento ed assumere nelle loro mani, come in molte occasioni hanno dimostrato di voler fare, ogni tipo di potere. Siamo di fronte all’eversione pura. È gravissimo che la cosiddetta maggior parte dei magistrati che non è d’accordo, taccia nel silenzio. I sediziosi sono da contrastare in nome dei principi della democrazia e della libertà, i taciturni sono da biasimare per la loro viltà. Quella di ieri è stata una delle pagine più brutte della democrazia italiana. Che ci riporta ai tempi del dopo ‘68 e ad anni caratterizzati da eventi drammatici. Siamo alla lesione dei principi fondamentali della costituzione e dello stato di diritto. Dobbiamo contrastare questa offensiva in nome della libertà, della sovranità del parlamento, della difesa della democrazia. L’aggressione di questi gruppi togati con atteggiamenti che ci hanno ricordato i momenti peggiori della vita italiana non prevarrà. Accelereremo le riforme della giustizia. Per garantire più rapidità dei processi, certezza della pena, fine dell’uso politico della giustizia, che ieri ha vissuto un momento allarmante e gravissimo. Come cittadini poi pensiamo che sarà veramente un guaio per tutti gli italiani che si troveranno di fronte quelle persone che ieri abbiamo visto nelle varie televisioni e che dovranno in qualche caso indagare e giudicare. Essere nelle mani di persone che si comportano in questa maniera è ragione di inquietudine. Ne abbiamo visti i volti, ne temiamo i poteri che possono essere usati in contrasto con i principi fondamentali dell’ordinamento”. Lo dichiara il presidente dei senatori di FI, Maurizio Gasparri

Roma 26 gennaio 2025