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G20, Gasparri: bene tassa su giganti rete ma pagare almeno il 30%

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“Molto positivo l’accordo sulla global minimum tax al G20. Sia pure con ritardo si tenta di tagliare le unghie ai vampiri dei grandi gruppi del web e non solo, che accumulano profitti utilizzando meccanismi di elusione e di furbizia  fiscale in tutto il pianeta. Probabilmente si poteva e si doveva fare di più. Ma si tratta di un primo accordo che dovrà essere rapidamente attuato. Dobbiamo finirla con Amazon che non paga tasse e distrugge il commercio mondiale grazie a una concorrenza sleale con altri operatori del settore. Dobbiamo smetterla con la resa ai giganti della rete, che si stanno peraltro mettendo in discussione per l’uso spregiudicato di algoritmi che alimentano un uso errato di strumenti fondamentali. Ci sono altri giganti che usano con furbizia meccanismi di elusione fiscale e che operano nel campo della chimica, della farmaceutica e di altri settori. Non si possono spremere i cittadini e le famiglie e lasciare impuniti questi colossi arroganti. È un segno positivo quello che viene dal G20 ma c’è bisogno di un’azione immediata e coerente dei singoli Stati. Che possa andare anche oltre gli obiettivi indicati. Il 15% è troppo poco se si pensa che molte famiglie pagano il 40 e il 50% di tasse. In particolare quindi proporrò nel parlamento italiano che gruppi come Amazon paghino almeno il 30% e non una percentuale così limitata”.

Lo dichiara il senatore Maurizio Gasparri componente del Comitato di Presidenza di Forza Italia

Roma 31 ottobre 2021

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