Forza Italia ha presentato due interrogazioni al Ministero della Giustizia in merito all’ultima puntata andata in onda sulla trasmissione Report. Una al Senato, firmata dai senatori Gasparri, Zanettin, Paroli, Damiani, Occhiuto, Ternullo, Trevisi, De Rosa, e una alla Camera, sottoscritta dagli Onorevoli Pittalis, D’Attis, Tenerini, Castiglione, Costa, Calderone, Bellomo. “Chiediamo se si intenda avviare un’ispezione presso la Procura di Firenze per individuare i responsabili della diffusione abusiva delle intercettazioni in merito alla puntata andata in onda su Report, che ha diffuso il contenuto di presunte intercettazioni irrilevanti sotto il profilo penale e coperte da segreto investigativo, che coinvolgono l’ex comandante dei Carabinieri Mario Mori, il suo avvocato Basilio Milio e il giornalista del Dubbio Damiano Aliprandi. Il giornalista di Report Paolo Mondani ha intervistato un anonimo investigatore che ha rivelato conversazioni tra Mori e Aliprandi, nelle quali quest’ultimo avrebbe suggerito di sollevare il senatore Scarpinato dalla Commissione antimafia, per un suo presunto conflitto d’interessi. La puntata si è basata sull’accusa a Mori di pilotare e condizionare la Commissione, che da due anni indaga sul rapporto mafia-appalti avviato da Falcone e Borsellino. Mori è accusato anche di aver cercato di inserire nella Commissione i nomi di Aliprandi, Milio, il professor Fiandaca e il magistrato Cisterna, ma solo quest’ultimo risulta effettivamente consulente, senza coinvolgimento nella strage di via D’Amelio. Le intercettazioni proverrebbero dalla Procura di Firenze, che dal 2023 indaga su Mori. Non risulta alcuna indagine sulla violazione del segreto da parte del procuratore Filippo Spiezia. Si ricorda che sempre a Firenze, i PM Tescaroli e Turco indagarono su Berlusconi e Dell’Utri come mandanti esterni delle stragi del ’93-’94. Nella trasmissione sono intervenuti giornalisti censurati dall’Ordine per frequentazioni discutibili, ritenuti testimoni poco credibili. Lo scopo della puntata sembrerebbe quello di delegittimare le testimonianze raccolte dalla Commissione antimafia, che contrastano con la ricostruzione del senatore Scarpinato”.
Roma 24 giugno 2025