“Abbiamo sostenuto le ragioni delle forze dell’ordine nell’Aula del Senato. Ma la vendetta dei sessantottini si è abbattuta inesorabile su chi difende la nostra sicurezza. Grillini e Pd hanno cancellato la parola ‘reiterate’ al testo della legge, consentendo, per qualsiasi presunta violenza, l’accusa di tortura nei confronti della polizia anche se con decisione stanno arrestando un latitante o un capomafia o se cercano di evitare che le città siano messe e ferro e fuoco. Con amarezza registriamo che il partito del ministro dell’Interno, l’Ncd, ha condiviso questa scelta. È stato comunque un voto di chiarezza. Da un lato i nemici delle forze di polizia. Dall’altro FI e altri che hanno difeso gli uomini e le donne in divisa. Siamo dalla parte di coloro che saranno, sulla base di false accuse, chiamati a pagare spese legali per presunte e inventate violenze. Combattere la tortura è doveroso. Ostacolare l’azione delle forze di polizia è una scelta inaccettabile. Rinnoviamo la solidarietà a tutti gli appartenenti alle forze dell’ordine e a quanti in divisa stanno seguendo questo dibattito. Noi siamo dalla loro parte. Chi ha votato queste norme, no”. Lo dichiara il sen. Maurizio Gasparri (FI).
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