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Cinema: Gasparri, il ‘Cesare’ dei Taviani un narcotrafficante. Chiedano scusa

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“Non ho mai visto il tanto celebrato film dei fratelli Taviani ‘Cesare deve morire’, girato con ex detenuti eretti a modello di virtù sociale, e ho fatto bene. Adesso i fratelli Taviani chiederanno scusa agli italiani di fronte alle notizie emerse? Giovanni Arcuri, ex detenuto e protagonista del film, è stato arrestato perché prosegue, in barba a quanti hanno creduto al suo ravvedimento, a fare il narcotrafficante di un certo livello. Questa è la logica di alcuni campioni della pseudo cultura italiana: innalzare a modelli personaggi tutt’altro che pentiti e pronti a delinquere ancor più rafforzati dall’aureola di innocenza che gli è stata regalata. Che vergogna. Penso a tutti quelli che hanno partecipato alle proiezioni, che hanno raccontato sciocchezze elogiando registi e interpreti, tutti utilizzati da un furbo delinquente. Se fosse gente consapevole andrebbe denunciata per concorso esterno nelle attività di Arcuri. Ma sono solo persone accecate da ideologie sbagliate. Il film ‘Cesare deve morire’ passerà alla storia per essere stato usato da delinquenti per continuare, tra gli applausi, a compiere i loro reati. Chiederò formalmente di sapere se il film ha fruito di contributi pubblici che, alla luce di quanto emerge, dovrebbero essere immediatamente restituiti allo Stato e destinati alle carceri, non a finanziare personaggi simili”. Lo dichiara il sen. Maurizio Gasparri (FI).

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