“Cafiero De Raho è andato a piangere da papà. E Conte, attraverso un post su Facebook, scende in campo per difendere Cafiero De Raho. Cafiero De Raho deve rispondere, non deve mandare avanti altri. Cafiero De Raho deve lasciare la Commissione Antimafia, a partire dall’incarico di vicepresidente, perché non può incidere sul calendario dei lavori di questa Commissione e condizionare un contesto che deve occuparsi anche del periodo in cui lui fu alla testa della Procura Nazionale Antimafia. Cafiero De Raho deve spiegarci perché Striano stava con lui in Calabria, stava con lui altrove, stava con lui nella Procura Nazionale Antimafia. Cafiero De Raho deve spiegarci perché siglava giudizi elogiativi come superiore diretto di Striano quando stava alla Procura Nazionale Antimafia. Non si era accorto di nulla? Ed allora è culpa in vigilando. Sapeva qualcosa? Non lo so, ma bisognerebbe capirlo. Quindi andremo avanti sullo scandalo della Procura Nazionale Antimafia, tra l’altro segnata dal fatto che tutti i procuratori sono finiti in Parlamento nelle file della sinistra. Andremo avanti anche sulle vicende siciliane, sull’indagine di Caltanissetta, che riguarda Natoli e Pignatone e non solo lui. Perché se qualcuno pensa che, stando in Antimafia, ci può impedire di cercare la verità su quello che è successo ai danni degli eroi della legalità come Mori, ha sbagliato indirizzo. Andremo avanti. Che poi Cafiero De Raho vada a piangere da papà non ci impressiona assolutamente. Faccia un pubblico dibattito, se ne ha il coraggio ora che è sceso in politica o abituato a fare quello che voleva coperto dalla toga, ha paura di un confronto diretto politico? Ne abbia il coraggio. Senza andare a rivolgersi a papà che, peraltro, come capacità di difesa è ancora peggio di lui”.
Lo dichiara il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri, membro della Commissione Antimafia
Roma 23 settembre 2024