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UBER: SI CONFONDE PROGRESSO CON CONCORRENZA SLEALE ANTITRUST RIFLETTA SU ILLEGALITA’

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“La recente decisione della magistratura che proclama l’illegalità dei servizi Uber dovrebbe indurre a una riflessione anche l’Autorità antitrust che continua in molti settori a emettere decisioni che creano solo confusione e che danneggiano una serie di attività produttive, dal commercio ambulante ai taxi. Bisogna prendere atto una volta per tutte che quello che appare un progresso è soltanto un incoraggiamento ad attività illegali, senza alcuna garanzia per i consumatori, con un rischio di evasione fiscale sistematica e generalizzata. Basta descrivere come sviluppo ciò che appare solo come concorrenza sleale. La recente sentenza della magistratura tutela l’attività dei tassisti e deve indurre l’Autorità per la concorrenza a cambiare strada. L’Antitrust teorica è un pericolo per il Paese. Così come esortiamo il governo a mantenere gli impegni presi con i tassisti. Si è mentito alla piazza con il rischio di ritrovarsela nei prossimi giorni ancora una volta clamorosamente contro”. Lo dichiara il sen. Maurizio Gasparri (FI).

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