“Il vertice Rai si è presentato in commissione di Vigilanza senza un piano per l’informazione, ne’ discusso ne’ approvato dal Cda. Questo è emerso chiaramente dalle imbarazzate risposte della presidente Maggioni. Durante l’audizione ho sostenuto che non potevamo discutere di un piano che non esiste e che questo piano deve essere preliminare alle nomine. Questa mia logica posizione non solo è stata contrastata dal Pd, ma anche dall’evanescenza della sinistra Pd che dopo aver espresso un dissenso nei confronti della lottizzazione renziana, ieri sera, in una riunione che si è conclusa alle due di notte, verso le 23 ha preferito il ritorno a casa alla battaglia in commissione e alla difesa del pluralismo. Il garante di questa lottizzazione renziana è stato però soprattutto il presidente della Vigilanza. Nonostante la Maggioni abbia ammesso che il piano non era stato discusso in Cda e che in realtà si trattava solo di uno schema progettuale molto vago, Fico ha consentito che si proseguisse nella discussione. Nella nottata, l’ufficio di presidenza ha poi bocciato la mia proposta di votare questa mattina alle 8 le risoluzioni per dire prima il programma e poi le nomine o la convocazione in giornata dei consiglieri di amministrazione Rai. Fico e sinistra Pd hanno quindi fatto da sgabello all’operazione renziana di occupazione monocolore di tutte le reti e le testate della Rai. Questa è la verità. C’è chi si batte veramente per il pluralismo e lo garantì in passato quando furono assicurati tutti gli orientamenti ad esempio nominando nel 2009 Bianca Berlinguer al vertice del Tg 3, e chi invece al pluralismo preferisce l’abbacchio al ristorante o il cuscino del letto”. Lo ha dichiarato il sen. Maurizio Gasparri (FI).