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Libia: Gasparri, su no a guerra aveva ragione Berlusconi e ora Obama lo ammette

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“Appena eletto dissi, tra le polemiche di qualche stolto, che Obama sarebbe stato un pessimo presidente e che avrebbe garantito l’espansione del fondamentalismo islamico. A otto anni di distanza i fatti parlano chiaro. Avevo ragione. E mi dà ragione lo stesso Obama che considera un errore, tra i tanti commessi, la guerra in Libia del 2011 e scarica la colpa su Cameron e Sarkozy. Solo Berlusconi tentò di opporsi a quella guerra, di cui uno dei più accesi sostenitori fu Napolitano, che fece pressioni di ogni tipo perché l’Italia sposasse quella sciagurata scelta. Fummo messi di fronte al fatto compiuto, con i francesi che avevano iniziato a bombardare prima ancora che si stabilissero precise intese. Berlusconi aveva previsto il disastro che il vuoto di potere, una volta spodestato Gheddafi, avrebbe determinato in Libia. Adesso l’incapace Obama fa una tardiva autocritica solo dopo che nei giorni scorsi il New York Times ha dedicato due pagine a Hillary Clinton, accusandola di essere stata colei che fece pressione su Obama affinché si scatenasse la guerra. Se Obama se ne va, la Clinton rischia di arrivare. C’è la staffetta degli incapaci alla Casa Bianca, che hanno scaricato le consegne delle loro scelte sull’Europa e l’Italia in particolare. Avevamo ragione noi. Aveva ragione il centrodestra. Aveva ragione Berlusconi. Obama, Clinton, Cameron, Sarkozy, Napolitano hanno determinato la macelleria libica con le conseguenze che ancora oggi stiamo subendo”. Lo dichiara il sen. Maurizio Gasparri (FI).

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