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UNIONI CIVILI: GASPARRI, SU ADOZIONI GAY MAGISTRATURA NON PUO’ SOSTITUIRSI A PARLAMENTO

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“Ridurranno anche il Senato a dopolavoro per sindaci e consiglieri comunali, ma finché esiste il Parlamento spetta a questo organo il potere legislativo. Basta con queste incursioni a gamba tesa dei giudici soprattutto in una materia così sensibile come le adozioni per coppie omosessuali. Quanto stabilito dal Tribunale per i minori di Roma, che ha concesso l’adozione di una bimba alla convivente omosessuale della madre biologica, è illegale. In Italia non esiste la stepchild adoption. Ci sono leggi che tutelano i minori qualora diventino orfani o in altri particolari casi di urgenza e necessità. Ma quello di Roma non rientra in nessuna casistica di questo tipo. È evidente che siamo oltre il diritto. I magistrati hanno il compito di applicare la legge, non di farla. Si avverte in questo momento storico la necessità di un forte richiamo ai reciproci poteri costituzionalmente definiti. A questo punto diventa urgente scrivere una norma che vieti categoricamente nel nostro Paese l’adozione per coppie gay, l’utero in affitto e soprattutto non equipari le coppie omosessuali al matrimonio. Una legge insomma che tuteli veramente i figli, rispetti il diritto naturale e fermi derive antropologiche”. Lo dichiara il sen. Maurizio Gasparri (FI).

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