“Confidiamo nella continuità dell’azione di governo che anche sulla politica economica sta ottenendo risultati importanti, che hanno fatto crescere la credibilità internazionale dell’Italia. Siamo considerati solidi e affidabili. Pensiamo al giudizio positivo delle agenzie di rating come Standard & Poor’s, che in passato sono state brandite contro il nostro Paese, il dato dello spread, sceso da 236 punti a 100 punti, il positivo andamento della bilancia dei pagamenti con i paesi esteri, che vede nei 12 mesi terminati nel febbraio 2025 il conto corrente registrare un surplus di 22 miliardi e mezzo di euro, pari all’1% del Pil, quando nei 12 mesi precedenti era stato pari a 10 miliardi. Abbiamo avuto una riduzione del rapporto debito-Pil migliore di quello che si prevedeva e un rapporto deficit-PIL che si è portato a 3,4%, quando era atteso al 3,8. Sono dati che hanno anche consentito un successo nella vendita dei buoni del tesoro poliennali, con una richiesta sui mercati largamente superiore a ciò che viene messo in vendita. L’inflazione è al 2%, mentre nell’intera Unione europea è al 2,5%, e l’indice di borsa da 22 mila punti è salito a 38 mila punti. Diamo poi atto a tutto il nostro governo, con il Ministro degli esteri e del commercio estero Tajani, di difendere i liberi commerci contro una politica di dazi che consideriamo sbagliata. Mi sono permesso di mandare a lei, come Presidente del Consiglio, e al Ministro degli esteri delle frasi che disse Ronald Reagan sui dazi e sui liberi commerci che saranno utili nei prossimi colloqui internazionali. Siamo infine soddisfatti per il rinnovo dei contratti del personale pubblico, compreso quello delle Forze di polizia e del comparto sicurezza-difesa che aspettiamo nella sua concreta attuazione, e per l’impegno sulle fragilità. Proprio su questo punto, ora pensiamo agli psicologi nelle scuole come segno di attenzione a una fascia debole della nostra società”. Così il presidente dei senatori di Forza Italia Maurizio Gasparri intervenendo in Aula durante il premier time alla presidente Meloni.
Roma 7 maggio 2025