“I dati stanno dando ragione alla nostra volontà di rendere l’immigrazione non più un’emergenza da affrontare solo nei momenti drammatici dei picchi stagionali. I numeri, aggiornati al 2 maggio, dicono che gli sbarchi sono largamente diminuiti nei primi cinque mesi dell’anno rispetto agli anni precedenti: nel 2024 e ’25 gli arrivi sono stati circa 16 mila, mentre nel 2023, quando si risentiva ancora delle precedenti politiche, erano stati oltre 43mila. L’immigrazione clandestina spesso porta in Italia persone che, mosse dal bisogno, finiscono nel circuito dell’illegalità. Il nostro obiettivo è quello di favorire ingressi che consentano di dare un impiego a chi arriva. Proprio ieri il presidente della Confindustria Orsini ha ribadito che abbiamo bisogno di manodopera. Il lavoro non c’è solo per chi non lo cerca, o per chi vuole uno stipendio ma non un’occupazione. In questo, la politica del reddito di cittadinanza è stata altamente diseducativa, facendo pensare che si potessero avere dei soldi in cambio di nulla. L’assistenzialismo non crea lavoro, l’occupazione stabile nasce dall’impresa. Perciò, anche attraverso l’attività di formazione professionale nei paesi terzi, dobbiamo far arrivare persone che abbiano già una cultura del lavoro per far sì che possano lavorare e per contrastare, allo stesso tempo, chi vuole alimentare i circuiti dell’illegalità. Noi vogliamo lavoro e legalità. Il piano Mattei è uno degli elementi di questa politica che l’Italia ha proposto alla comunità internazionale, anche per contrastare l’illegalità e per programmare i flussi d’ingresso in una dimensione europea e non solo italiana, perché l’Italia spesso è solo il paese di transito”. Così il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri, intervenendo al convegno “Immigrazione: regole, legalita’, integrazione, risposta sistemica a una sfida strutturale”, presso la sala del Refettorio di Palazzo San Macuto.
Roma 5 maggio 2025