“Il gruppo di Forza Italia partecipa con spirito sincero a questa celebrazione, che è stata voluta dalla Presidenza e da tutti i gruppi. Non c’è dubbio che in Italia c’è un prima e un dopo. Il 25 aprile del 1945 segna, in realtà, più che il ritorno alla democrazia, proprio il suo avvento. Perché la democrazia, così come era esercitata prima della dittatura fascista, non prevedeva il suffragio universale, il voto delle donne, non prevedeva una serie di diritti, che dopo quella data e con il referendum sulla Repubblica e la Monarchia, con l’elezione della Costituente, con l’entrata in vigore della Costituzione, con le elezioni del 1948, dava pienezza di diritti al Paese. Quindi non è un ritorno, è proprio l’ avvento della democrazia, alla quale lavoriamo sempre. La Costituzione è stata oggetto di riflessioni, di dibattito, anche in questa legislatura, con l’intento di rendere ancora più ampi gli spazi della democrazia e della libertà dei cittadini. Quindi è evidente che quella data segna uno spartiacque”. Così il presidente dei senatori di Forza Italia Maurizio Gasparri intervenendo in Aula durante la celebrazione del 25 Aprile. “E’ stato citato da molti ma il gruppo di Forza Italia non può non fare delle citazioni puntuali – ha proseguito – quello che il Presidente Berlusconi in quel 25 aprile 2009 disse ad Onna, ricordando che il nostro Paese ha un debito inestinguibile verso quei tanti giovani che sacrificarono la vita, che diedero un contributo decisivo per riscattare l’onore della patria, per rispettare la fedeltà a un giuramento, ma che restituirono quell’indispensabile valore che è la libertà. E Berlusconi, nel ricordare i giovani italiani che si sacrificarono in quella tragica stagione, ricordò anche il debito di gratitudine che abbiamo verso tutti gli altri ragazzi americani, inglesi, francesi, polacchi e di tanti Paesi alleati, molti dei quali caddero in Italia e sono sepolti nei tanti cimiteri di guerra che costellano il nostro Paese. Proprio giorni fa nel Parlamento con la presenza anche del re Carlo sono stati ricordati quei momenti e quei protagonisti”.
Roma 24 aprile 2025