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Ddl sicurezza, Gasparri: blocchi già vietati, ora necessarie pene più gravi

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“Con il ddl sicurezza per le manifestazioni comunicate tempestivamente alla Questura, come avviene di norma, non cambia niente. Io stesso ne ho organizzate centinaia, migliaia, in tutte le latitudini. Ma perché si deve manifestare bloccando le strade? Tempo fa, ad esempio, alcuni ragazzi a Roma hanno inventato una forma di protesta demenziale. Sul raccordo anulare della Capitale ci sono dei cavalcavia da cui questi ragazzi si sono calati con un’imbracatura, fino a toccare quasi il suolo, nonostante il passaggio delle macchine. Queste proteste sono pericolose per chi le fa e per gli altri. Per questo vanno vietate. In Italia si possono fare i comizi, i cortei, le manifestazioni. Ma il blocco della strada e dei treni non si fa, anche perché va a scapito delle persone che vanno a lavorare. I blocchi sono vietati già oggi, e sono previste delle sanzioni amministrative. Ora dobbiamo rendere le pene più gravi. Poi mi rendo conto che c’è protesta e protesta. Ma chi presidia l’ordine pubblico saprà distinguere un atto di follia da altre situazioni più delicate”.

Così a Tagadà, su La7, il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri

Roma 2 ottobre 2024

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