“La vicenda Cafiero de Raho deve trovare una soluzione, all’insegna del rispetto della legalità e della trasparenza. Cafiero de Raho deve lasciare la Commissione antimafia. Da ex Procuratore nazionale antimafia non può partecipare a una verifica che riguarda anche la fase in cui era lui a guidare l’organismo di via Giulia. Cerca di giocare sulle date. Dice che alcune attività di Striano sono avvenute dopo il suo mandato, ma i problemi c’erano anche prima e lui ci deve anche spiegare alcune circostanze. Striano operava con lui a Reggio Calabria quando era Procuratore in quella città. Poi Striano arriva alla Procura nazionale antimafia insieme a lui. E Cafiero de Raho firma note caratteristiche di grande elogio a Striano. Ribadisco che c’è, quantomeno, una culpa in vigilando. Ma rimanere in Commissione antimafia leggendo atti riservati, che riguardano indagini che interessano anche la Procura nazione antimafia che lui guidò, partecipare alle audizioni, incidere sul calendario dei lavori, mandare a dire a mezzo stampa che Striano potrebbe avvalersi della facoltà di non rispondere, sono tutti fatti che costituiscono violazioni gravissime. Il comportamento di Cafiero de Raho è disonorevole. La complicità politica del suo gruppo politico è deprecabile. I presidenti di Camera e Senato devono intervenire su questa palese violazione. Io non sono disposto a tollerarla. E non consentirò che questo scempio prosegua in Commissione antimafia. Lo sto dicendo pubblicamente, ognuno ne tragga le conseguenze. Agirò in termini di rispetto dei principi fondamentali che regolano l’attività del libero e democratico Parlamento”.
Lo dichiara il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri, membro della Commissione Antimafia
Roma 22 settembre 2024