“La sinistra smetta di fare campagna referendaria su quello che nella riforma della giustizia non c’è. Dove è scritta la fine dell’autonomia del potere giudiziario? Qualcuno ce lo dica. La nostra proposta verte su due punti. Uno è la separazione delle carriere. E a chi dice che già sono pochi quelli che cambiano ruolo tra pm e giudice, rispondiamo che allora vuol dire che non ci sarà nessuno stravolgimento. Se oggi solo 0,5% dei magistrati si avvale di questo passaggio, meglio. Significa che andiamo a fotografare qualcosa che è già stato metabolizzato. L’altra questione riguarda la fine dell’elezione per correnti del CSM, che sarà eletto per sorteggio. Perfino Gratteri, che ha annunciato il suo ‘no’ al referendum, è a favore del sorteggio. Molti a sinistra, compresi esponenti storici come Cesare Salvi, Carlo Petruccioli e Goffredo Bettini, e inclusi Serracchiani, Martina, Alfieri, erano per il sì alla separazione delle carriere. Lo si legge per alcuni in un documento già del 2019. In tutto il mondo i magistrati dell’accusa sono subordinati all’autorità di governo. In Italia non è e non sarà così. Quindi non si va a toccare nulla in questo senso. Chi introduce altri argomenti lo fa perché, essendo deboli gli argomenti contro la riforma, deve inventarne di falsi per indurre a un consenso artato e drogato da bugie”. Lo dichiara il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri, a L’Aria che Tira su La7.
Roma 3 novembre 2025

