“La vicenda Striano, Laudati, Cafiero De Raho, Procura Nazionale Antimafia, è appena agli inizi. Non c’è stata nessuna inerzia della Commissione Antimafia. C’erano iniziative giudiziarie in corso da parte della Procura di Perugia, che era giusto avessero il loro sviluppo. Ci ha sorpreso molto la notizia che il Gip abbia rifiutato la richiesta di arresto per Laudati e Striano da parte della Procura di Perugia e attendiamo con curiosità le decisioni del Tribunale del Riesame di fronte al quale la Procura umbra ha fatto ricorso. Lo scandalo, uno dei più grandi della storia repubblicana, non finirà in archivio. La Commissione Antimafia, come del resto lo stesso vertice dell’istituzione ha sempre ipotizzato, tornerà a occuparsene. Rispettiamo i ruoli di tutti, anche quello della magistratura. Ma non c’è un principio di autoassoluzione che possa impedire alla Commissione Antimafia di andare fino in fondo, anche sui conflitti di interesse al suo interno. Non ci può essere un vicepresidente della Commissione che è stato Procuratore Nazionale Antimafia proprio in uno dei periodi che sono in discussione. Lo scandalo Striano e le complicità anche giornalistiche sono troppo gravi ed eclatanti perché non si vada fino in fondo. E colpisce che poi i protagonisti anche delle cronache giornalistiche di un certo tipo siano sempre gli stessi. Quelli che pubblicano materiali riservati e che poi vengono citati in vicende alle quali la magistratura guarda con rapida generosità. Evidentemente quando si sta dalla “parte giusta” si hanno meno difficoltà. Noi andremo fino in fondo. Lo scandalo della Procura Nazionale Antimafia è tra i più gravi della storia recente, lo ribadiamo. Un’istituzione che dovrebbe lavorare per la legalità è stata attraversata da episodi inquietanti che andranno chiariti fino in fondo, sia per quanto riguarda i personaggi evocati, sia per quanto riguarda i vertici passati e presenti”.
Lo dichiara il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri.
Roma 2 settembre 2024