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Unioni civili: Gasparri, PD surreale centellina libertà coscienza

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“Grasso impedisce il voto segreto con interpretazioni arbitrarie e scorrette del regolamento. E Zanda tiene sotto scacco il suo gruppo. Stiamo assistendo a una discussione surreale. Nel Pd si sta contrattando se la libertà di coscienza deve essere concessa su tre, quattro o cinque emendamenti. Ma se l’avesse fatto un altro partito o gruppo cosa si direbbe? FI ha indicato una linea di contrarietà al testo Cirinnà dicendo che siamo favorevoli alla regolamentazione di alcuni diritti ma contrari all’equiparazione unioni/matrimoni e alle adozioni in tutte le varie forme. Ma abbiamo riconosciuto la libertà di coscienza. Invece il democratico, innovatore Renzi e il Pd stanno a centellinare la possibilità di libertà di coscienza? Siamo di fronte a una procedura vagamente stalinista di fronte alla quale i commentatori e la pubblica opinione dovrebbero insorgere. È una vicenda scandalosa. Renzi ci spieghi quale è il suo concetto di rispetto e libertà delle opinioni personali anche all’interno di un partito. E a quelli che vorranno libertà non su tre ma su quattro emendamenti che farà? Applicherà multe stile Casaleggio per i dissidenti? Sarà già un miglioramento rispetto alle purghe staliniane ma la sostanza resta la stessa.
Sulle unioni civili la sinistra non cerca il confronto ma deliberatamente vuole andare allo scontro anche per coprire le proprie contraddizioni e i dubbi di tanti all’interno del proprio schieramento. Perfino l’ex Presidente della Repubblica Napolitano appare perplesso di fronte alle norme sulle adozioni. Questa mattina si è cercato perfino di imporre una procedura illegale nella illustrazione degli emendamenti. FI non ha intenti ostruzionistici, ma non intende nemmeno accettare forzature da parte dei vertici del Pd. Con gli emendamenti canguro vorrebbero stroncare un dibattito indispensabile. Invece, più sarà ragionevole e corretto il modo di agire, più si potrà arrivare a decisioni trasparenti e che tengano conto del dibattito che c’è anche nel paese. L’univocità del sistema della comunicazione e di alcuni ambienti politici non cancella il fatto che l’80 per cento degli italiani dice no a una legge ad personam per persone come Lo Giudice che comprano bambini all’estero”. Lo dichiara il sen. Maurizio Gasparri (FI).

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